Giuseppe Verardo
La struttura e il contenuto testuale
Nella «Paschalis sollemnitatis» per la preparazione e celebrazione delle feste pasquali (16 gennaio 1988) si legge al n.32
“Nella processione [della Domenica delle Palme] si eseguono dalla «schola» e dal popolo i canti proposti dal Messale romano, come i salmi 23 e 46 ed altri canti adatti in onore di Cristo re.”
Tra i testi contenuti nel Messale anche l’inno a Cristo Re “A te la gloria e il canto”, che è stato messo in musica per coro all’unisono e organo.
Il testo dell’inno cristologico è la traduzione italiana dell’inno latino, in canto gregoriano, “Glória, laus” attribuito al Vescovo Teodulfo d’Orleans, Abate di Fleury e arcivescovo di Orléans.
Il testo latino è costituito da un ritornello e cinque strofe: è uno dei primi esempi di innodia responsoriale.
La musica
A livello pastorale la proposta musicale è pratica per poter cantare nella processione della Domenica delle Palme coinvolgendo l’assemblea con un ritornello semplice grazie alla melodia dall’estensione contenuta e dalla ritmica fluida. Le strofe ricalcano l’incedere del ritornello e permettono l’alternanza di far partecipare con disinvoltura sia l’assemblea che un piccolo gruppo di voci come anche di un piccolo gruppo di cantori. La melodia è efficace e rimane funzionale anche senza l’organo qualora, durante la processione, risulti difficile dotarsi dell’accompagnamento strumentale.
Il testo
Rit. A te la gloria e il canto, o Cristo, redentore: l'osanna dei fanciulli ti onora, re di Sion. Tu sei il grande re d’Israele, il Figlio e la stirpe di David, il re benedetto che viene nel nome del Signore. Il coro degli angeli in cielo ti loda e ti canta in eterno: gli uomini e tutto il creato inneggiano al tuo nome. Il popolo santo di Dio stendeva al tuo passo le palme: noi oggi veniamo a te incontro con cantici e preghiere. A te che salivi alla morte levavano un canto di lode; a te, nostro re vittorioso, s'innalza il canto nuovo. Quei canti ti furono accetti: le nostre preghiere ora accogli, re buono e clemente che ami qualsiasi cosa buona.